Germania, tre Länder vanno al voto
Per Merkel un test. Il nodo profughi

Germania, tre Länder vanno al voto Per Merkel un test. Il nodo profughi

di Flaminia Bussotti
BERLINO Un test, anzi di più. Le regionali oggi in Germania sono un referendum: sui profughi e Angela Merkel. Si vota in tre Länder: Baden-Wuerttemberg e Renania-Palatinato, a ovest, e Sassonia-Anhalt, a est. Il voto è considerato una prova generale delle legislative nel 2017.

Sarà un vaticinio su questioni cruciali. Innanzitutto l'emergenza profughi, tema numero uno in Germania. Il futuro della Merkel al decimo anno del suo cancellierato. Ma anche il futuro del vicecancelliere e leader Spd, Sigmar Gabriel, sul cui capo pende la decisione se sara' lui, o meno, lo sfidante socialdemocratico alla cancelleria fra un anno. Per la Spd è in gioco anche il predicato di Volkspartei (partito popolare), che rischia di perdere se scenderà molto sotto l'attuale 25%.

Il voto, stando ai sondaggi, segnerà un trionfo dell'estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), consegnandogli l'investitura per l'ingresso al Bundestag. L'AfD, fra il 9% e 11% a ovest, è indicata fino al 20% in Sassonia-Anhalt. È certo comunque che entrerà nei tre parlamenti regionali (già lo è in 5 deI 16 Länder e passerebbe ora a otto) con molte chance di sconvolgere l'assetto di quello federale che passerebbe da 5 a 6 partiti.
 Entrando al Bundestag l'AfD segnerebbe una cesura col passato: sarebbe la prima volta da decenni che vi verrebbe rappresentato un partito a destra della Cdu-Csu. Il voto costituisce peraltro, per la prima volta, una contesa ”rosa”. Ad eccezione del governatore Verde del Baden-Württemberg, Winfried Kretschmann, la sfida e' tutta al femminile: la Merkel a Berlino, la governatrice della Renania-Palatinato, Malu Dreyer (Spd), alla guida ora di un governo con i Verdi, la sua sfidante Cdu, molto vicina alla cancelliera e sua possibile erede, Julia Klöckner, e, su tutte, l'ombra minacciosa di Frauke Petry, la leader AfD in procinto di sbaragliare alle urne. In teoria, in caso di debacle Spd o Cdu, la logica conseguenza sarebbero le dimissioni di Gabriel o della Merkel. Ma così non sarà: per il peggior scenario gli spin doctor hanno già pronto l'alibi per scaricare la colpa sul partito regionale.

I PROFILI REGIONALI
Nel Baden-Württemberg, Land ricco, cattolico con 7,7 milioni di elettori, è in gioco la partita più importante. Tradizionalmente Cdu, dal 2011, sulla scia del disastro nucleare di Fukushima, è governato, in coalizione con la Spd, da un Verde, Kretschmann, il solo governatore verde in Germania. La Cdu prese nel 2011 il 39%. Adesso nei sondaggi, con lo scialbo leader Guido Wolf, e' scesa sotto i Verdi (29% contro 32%). La Spd però è crollata al 14% (da 23,1%) per cui si pone la questione degli alleati: non si esclude a Stoccarda una coalizione verde-nero con la Cdu.

Nella Renania-Palatinato (3,1 milioni di elettori) la Spd, con Manu Dreyer, guida una coalizione con i Verdi che pero' non avrebbe i numeri per un bis. Fino a poco fa sembrava che la sfidante Klöckner riuscisse nel sorpasso ma ora i sondaggi danno una rimonta della Dreyer (36% contro 35%).

In Sassonia-Anhalt (1,9 milioni) la coalizione nero-rossa guidata da Reiner Haselof (Cdu) dovrebbe essere riconfermata: la Cdu e' stabile al 32% e la Spd fiacca al 14% (21,5% nel 2011). Seconda forza a Magdeburgo è la sinistra Die Linke (data al 21%). Resta l'incognita AfD accreditata al 18%-21%: sarebbe uno smacco per la Spd finire quarta dietro l'estrema destra.

In Baden-Württemberg si profila un trionfo dei Verdi, una debacle della Cdu, scalzata dal primo posto dai Verdi, e una umiliazione della Spd che scenderebbe sotto il suo peggior risultato nel 2011.

Entrando al Bundestag l'AfD segnerebbe una cesura col passato: sarebbe la prima volta da decenni che vi verrebbe rappresentato un partito a destra della Cdu-Csu. Il voto costituisce peraltro, per la prima volta, una contesa ”rosa”. Ad eccezione del governatore Verde del Baden-Württemberg, Winfried Kretschmann, la sfida e' tutta al femminile: la Merkel a Berlino, la governatrice della Renania-Palatinato, Malu Dreyer (Spd), alla guida ora di un governo con i Verdi, la sua sfidante Cdu, molto vicina alla cancelliera e sua possibile erede, Julia Klöckner, e, su tutte, l'ombra minacciosa di Frauke Petry, la leader AfD in procinto di sbaragliare alle urne. In teoria, in caso di debacle Spd o Cdu, la logica conseguenza sarebbero le dimissioni di Gabriel o della Merkel. Ma così non sarà: per il peggior scenario gli spin doctor hanno già pronto l'alibi per scaricare la colpa sul partito regionale.

I PROFILI REGIONALI
Nel Baden-Württemberg, Land ricco, cattolico con 7,7 milioni di elettori, è in gioco la partita più importante. Tradizionalmente Cdu, dal 2011, sulla scia del disastro nucleare di Fukushima, è governato, in coalizione con la Spd, da un Verde, Kretschmann, il solo governatore verde in Germania. La Cdu prese nel 2011 il 39%. Adesso nei sondaggi, con lo scialbo leader Guido Wolf, e' scesa sotto i Verdi (29% contro 32%). La Spd però è crollata al 14% (da 23,1%) per cui si pone la questione degli alleati: non si esclude a Stoccarda una coalizione verde-nero con la Cdu.

Nella Renania-Palatinato (3,1 milioni di elettori) la Spd, con Manu Dreyer, guida una coalizione con i Verdi che pero' non avrebbe i numeri per un bis. Fino a poco fa sembrava che la sfidante Klöckner riuscisse nel sorpasso ma ora i sondaggi danno una rimonta della Dreyer (36% contro 35%).

In Sassonia-Anhalt (1,9 milioni) la coalizione nero-rossa guidata da Reiner Haselof (Cdu) dovrebbe essere riconfermata: la Cdu e' stabile al 32% e la Spd fiacca al 14% (21,5% nel 2011). Seconda forza a Magdeburgo è la sinistra Die Linke (data al 21%). Resta l'incognita AfD accreditata al 18%-21%: sarebbe uno smacco per la Spd finire quarta dietro l'estrema destra.

In Baden-Württemberg si profila un trionfo dei Verdi, una debacle della Cdu, scalzata dal primo posto dai Verdi, e una umiliazione della Spd che scenderebbe sotto il suo peggior risultato nel 2011.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Marzo 2016, 15:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA