Sul sito l'Ente Carnevalesca risponde con un'identificazione artistica della donna capovolta a ricevere i dolciumi che evoca le Muse di De Chirico, mentre nel blog Femminismi delle donne di Fano, Pesaro e Urbino, l'attacco è feroce: «Dopo un passato con le sorelle Lecciso, Valeria Marini, ecc, la nuova proposta “culturale” vede una donna-manichino e la riproposizione di una goliardata maschile (il Palio degli Ignudi) che se nel '700 era trasgressiva, oggi ricorda solo l'Isola dei famosi o il bi-sessuato tronismo».
I partecipanti al Palio, tutti atleti o persone che corrono abitualmente, si sono presentati in calzoncini colorati, in tinta con le mascherine, per appartenenza alle quattro squadre, giallo, rosso, blu e verde. Dopo un percorso di 3 chilometri, il vincitore della Spada di ferro, il primo classificato, è stato Cristian Carboni, senigalliese di 34 anni, mentre i vincitore della Spada di legno, ultimo arrivato, è risultato Fiorenzo Filippini che si è aggiudicato anche il premio "sprint e coraggio" della giuria femminile, che ha premiato, sempre con spirito goliardico, anche altri 4 corridori con un Premio all'Originalità a Sandro Biagini per aver partecipato con una tuta di carta, uno a Matteo Broccoli per aver interpretato lo spirito del Carnevale correndo con una parrucca, il premio simpatia a Massimiliano Gattoni e il premio per l'atleta più bello al giovanissimo Adrio Fattorini di Senigallia. Leggi l'articolo completo su
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