Il rapporto è pubblicato sul Journal 'Molecular Pharmaceutics' e verrà discusso a San Diego alla conferenza della 'American Association of Pharmaceutical Scientists'. «Ora però siamo alla ricerca di fondi - ha spiegato Croyle - per continuare i test. Il prossimo passo sarebbero le sperimentazioni del composto su esseri umani. I risultati ottenuti sono stati migliori del previsto ».
Lo spray immunizzante proteggerebbe dall'ingresso del virus nell'organismo tramite occhi,naso,bocca, o un taglio sulla pelle. Secondo Crayle, «la somministrazione nasale crea una linea di difesa particolarmente forte» e lo spray avrebbe dimostrato di essere una soluzione 'stabilè anche a temperatura amibiente:un dato questo di particolare importanza per le aree geografiche dell'africa occidentale in cui può mancare l'elettricità per i frigoriferi.
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