«L’importante è vincere e io vincerò comunque, al primo o al secondo turno è l’unica certezza che ho» il mantra demagistrisiano. Ma se davvero oggi chiudesse la partita il sindaco avrebbe già pronta la squadra di governo, vale a dire la giunta? Quanti sarebbero - per esempio - gli assessori riconfermati? Potesse de Magistris non cambierebbe nulla, però qualche movimento ci sarà. Certi di rientrare fra gli arancioni ci sono Piscopo, il vicensindaco Raffaele Del Giudice - ma qui la partita di vice è aperta - e poi Alessandra Clemente, Sandro Fucito, Ciro Borriello e naturalmente Nino Daniele e il titolare del Bilancio Salvatore Palma. Molto dipenderà dal numero degli assessori che potrà nominare, perché con il taglio dei consiglieri comunale a 41 dovrebbero essere nominabili 10 e non più 12 assessori. Quisquilie direbbe Totò, nel senso che de Magistris non avendo partiti di riferimento a cui dare conto, se non il costituendo di Sinistra italiana, avrà mani liberissime nello scegliere quanti riconfermarne e quante novità introdurre. Ragionamenti che si fanno in zona arancione ma se glielo chiedete negheranno fino alla minaccia di querela, perché la superstizione ha un ruolo non di secondo piano a maggior ragione a Napoli, e non è un luogo comune. Leggi l'articolo completo su
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