L'uomo, che fino al 2008 era stato il titolare di una ditta di calcestruzzo a Bergamo, aveva una quantità di droga il cui valore è stato quantificato dagli investigatori in oltre oltre 400mila euro all'ingrosso. La cocaina era nascosta in un'auto modificata. Facchinetti è stato bloccato dagli agenti che da qualche tempo stavano monitorando i suoi spostamenti. Venerdì lo hanno seguito da Bergamo fino a un box in via Tasso, a Bresso, dove ha lasciato la Seat Leon con cui era partito per prendere un'altra vettura. Il cambio è sembrato strano e così lo hanno bloccato e portato al garage per capire cosa ci fosse all'interno. Dopo tre ore di analisi da parte dei meccanici è stato trovato il nascondiglio nella vettura: per attivare lo sportello dell'imbosco posto sotto il cambio bisognava premere due viti-pulsanti con la punta di una pinzetta. Dentro c'erano panetti già divisi e segnati con numeri e cifre scritte con un pennarello in modo da poter essere consegnati ai vari destinatari.
«L'uomo non ha collaborato - ha spiegato Andrea Olivadese, a capo dell'indagine - Il compenso per il viaggio potrebbe aggirarsi attorno ai mille euro per ogni chilo. Il valore totale, all'ingrosso è di circa 440mila euro, che ovviamente al dettaglio si moltiplica diverse volte». L'azienda di Facchinetti ha chiuso nel 2008 e da allora non ha più lavorato. «Non sappiamo da quanto facesse il corriere - ha aggiunto il capo della Squadra mobile milanese, Lorenzo Bucossi - Ma la macchina era modificata in modo molto professionale, non per un unico viaggio». Leggi l'articolo completo su
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