«Donald Trump - ha scritto Knox in un editoriale sul Los Angeles Times - mi è stato vicino durante la peggiore crisi e durante il momento più vulnerabile della mia vita, difendendo la mia innocenza quando ero sotto processo in Italia per omicidio. Ora è il presidente degli Stati Uniti e a quanto sembra è molto contrariato con me perché non ho votato per lui. Gli devo la mia lealtà?».
Parlando delle critiche che le sono state mosse per la sua presunta infedeltà e mancanza di riconoscenza verso Trump, la Knox spiega che il fatto che Trump l'abbia appoggiata non vuol dire che lei debba essere dalla sua parte e condividere gli stessi valori. «Questa convinzione - continua - è dittatoriale e pericolosa. Se una persona mi sostiene non deve essere per la mia fede politica o identità, bensì per la convinzione che sono innocente». Leggi l'articolo completo su
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