ADRIA L'accusa formulata nei confronti di un
infermiere dell'ospedale di
Adria è pesantissima: aver cosparso di sale grosso il fondoschiena di un 78enne di Cavarzere che era
ricoverato nel reparto di medicina generale per un linfoma, che ne ha provocato la morte due mesi più tardi, agendo, come si legge nel capo di imputazione, «con
crudeltà, per motivi abbietti e futili». Ma a quattro anni di distanza da quando il fatto si sarebbe verificato, il processo non è entrato nel vivo e ieri i sette testimoni dell'accusa sono stati rimandati a casa inascoltati per un nuovo rinvio, al gennaio 2017 perché l'ormai prossimo trasferimento del giudice Gilberto Stigliano Messuti gli impediva di portare a termine il dibattimento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Leggo.it