La R1, nonostante le sue dimensioni e pur sempre un mille e va presa con cautela. Ben 200 i cavalli erogati dal quattro cilindri in linea e gestiti da un’elettronica raffinata. Staccate al limite, entrate in curva molto precise e una grande potenza in uscita che spinge l’anteriore verso l’alto. Agile e veloce la R6, molto rapida nei cambi di direzione, in entrata e in uscita di curva. Diverso il lavoro del Traction Control sulle due moto, quello della R1 gestisce un maggiore numero di cavalli, ma il suo intervento è sempre molto preciso. Tre le mappature per il motore della R6: A, B e Standard. Più sofisticato il Riding Mode della R1: la mappatura 1 è riservata solo ai più esperti.
La nuova YZF-R6, rispetto alla precedente versione, ha un allungo inferiore a causa del passaggio all’Euro 4. Ma la coppia in basso è più fluida e, insieme allo scarico Akrapovic e alla mappatura presente nel kit Yamaha Racing, la moto guadagna circa 10 cavalli in più e un sound più aggressivo. Linee racing e una nuova protezione aerodinamica per la nuova R6, un mix perfetto tra la MotoGP YZF-M1 e la R1. Un uso sapiente di materiali leggeri come alluminio e magnesio. Motore aggiornato da 599 cc da 118,4 cavalli a 14.500 giri e ben 61,7 NM di coppia a 10.500 giri. Valvole di aspirazione e scarico in titanio e alimentazione con sistema ride-by-wire Yamaha Chip Controlled Throttle (YCC-T) dotato di mappature d’apertura dell’acceleratore. Valvole parzializzatrici Yamaha Chip Controlled Intake (YCC-I), mentre allo scarico c’è sempre l’EXUP. Cambio ravvicinato a sei rapporti con Quick Shift System derivato dalla R1, frizione antislittamento e controllo di trazione disinseribile.
La nuova R6 è equipaggiata con le stesse sospensioni della YZF-R1 standard: forcella KYB interamente regolabile a steli rovesciati da 43 mm, perno ruota maggiorato a 25 mm e nuova piastra di sterzo per un avantreno più rigido. Al posteriore monoammortizzatore KYB completamente regolabile. Impianto frenante con pinze monoblocco Tokico sempre di derivazione R1 e dischi da 320 mm all’avantreno con sistema di antibloccaggio racing. Pneumatici Bridgestone S21 creati ad hoc per la R6 alleggeriti di 300 grammi all’anteriore e 500 al posteriore.
La Yamaha YZF-R1 custodisce un propulsore a quattro cilindri da 998 cc in linea e albero motore con inerzia ridotta del 20% in grado di generare 200 cavalli a 13.500 giri e una coppia di 112,4 NM a 11.500 giri. Ridisegnate le teste e i cilindri. Bielle, valvole di aspirazione e scarico in titanio, coppa dell’olio, carter motore e cerchi in ruota in magnesio. Telaio Deltabox in alluminio e motore con funzione portante. Forcella e monoammortizzatore entrambi KYB completamente regolabili con ammortizzatore di sterzo a regolazione elettronica.
L'impianto frenante è gestito dal sistema UBS con informazioni processate dalla centralina che sfrutta la piattaforma inerziale IMU. Dischi da 320 mm all’anteriore e da 220 mm al posteriore con pinza monopistoncino. Infine una grande elettronica che gestisce i dati rilevati dalla piattaforma inerziale IMU, un computer che lavora su sei assi grazie ai suoi tre giroscopi.
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