Se a questo punto vi chiederete l’origine del suo strano nome, sappiate che non c’è nessuna simbologia elettrica dietro. La spiegazione è più semplice. Taycan identifica una razza di puledri sportivi, concetto cui Porsche è legata perché anche il costruttore tedesco, come Ferrari, ha un cavallino nel proprio simbolo. La Taycan è già entrata nella storia perché di fatto è la prima Porsche completamente elettrica. Porsche crede fortemente in questa tecnologia. È una svolta che ha abbracciato nel 2015 dopo il dieselgate. E ci crede talmente che nei prossimi anni investirà ben 6 miliardi di euro per sviluppare auto elettriche oppure elettrificate (ibride). Per legare ancor più fortemente la propria immagine all’elettrico, il marchio tedesco ha persino compiuto una svolta nelle corse abbandonando i prototipi di Le Mans per lanciarsi invece nelle gare di Formula E. La Taycan però non è una Sport Utility come le altre elettriche premium già uscite sul mercato, ma una grande coupé 4 porte e quattro posti. È lunga quasi 4,96 metri e sarà la capostipite di una gamma di auto elettriche o elettrificate che arriveranno nel corso degli anni. Le ambizioni sono talmente elevate che il costruttore tedesco prevede che nel 2025 una Porsche venduta su due sarà elettrificata. L’ambizione di Porsche è di far sì che la Taycan diventi il nuovo punto di riferimento della mobilità elettrica. Perciò ha messo nella nuova Taycan tutta la propria tecnologia per costruire una vettura che rappresenti lo stato dell’arte. Sia a livello tecnico che in fatto di prestazioni e sportività.
È l’elettrica più potente in assoluto sul mercato: i suoi due motori elettrici sincroni, uno per asse ruota, generano 625 cavalli che quando viene inserita la modalità di piena accelerazione (launch control) diventano 680 cavalli (nella versione Turbo) o addirittura 761 cavalli (nella Turbo S); la coppia massima erogata raggiunge lo spaventoso valore di 1050 newtonmetri! Tutta questa abbondanza e la disponibilità di un cambio a due marce per avere scatti più rapidi da fermo e velocità di punta superiore in autostrada, permette alla Taycan prestazioni da vera super sportiva: accelera da 0 a 100 km/h in appena 2,8 secondi, esattamente come la Porsche GT2 RS. E in meno di dieci secondi è già a duecento all’ora. Pure in velocità massima, di solito terreno off limits per le elettriche, la Taycan si distingue: 260 km/h. Merito anche dell’ottimo Cx di 0,22. L’autonomia promessa arriva fino a 450 km, ma dipende pur sempre da come si guida. Soprattutto Porsche vuole che la Taycan offra le proverbiali doti dinamiche di guida e stabilità delle altre auto del marchio, tanto che la posizione della batteria sotto al pianale è stata abbassata il più possibile per ottenere un baricentro più basso rispetto a quello della 911.
Gli interni della Taycan sono davvero avveniristici: un display lungo come tutta la plancia e nessun tasto: tutti comandi touch. Quello che però fa la differenza nella Taycan è che si tratta della prima auto al mondo con impianto di voltaggio a 800 volt invece che 400 come le altre elettriche; questo permette di ridurre il peso di cavi e cablaggi e così anche il processo di ricarica diventa più rapido. Con il suo impianto a 800 volt la Taycan può assorbire fino a 270 kW in corrente continua per ricaricarsi. E questo significherebbe poter fare in appena 5 minuti un rabbocco sufficiente a percorrere altri 100 km. Oppure riempire le batterie da 93,4 kWh in una ventina di minuti. Ma sarà un vantaggio solo in futuro perché per adesso in Italia non esistono ancora colonnine in grado di erogare tale potenza. Le due versioni Turbo e Turbo S costeranno rispettivamente 157.000 e 191.000 euro. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it