Skoda, il sistema Laura pronto ad accogliere ChatGPT, ma prima insegnategli gli ingredienti della carbonara

Nella foto, Klaus Kellner, amministratore delegato di Skoda Auto, dà una dimostrazione di ChatGPT chiedendo quali siano gli ingredienti della carbonara. Purtroppo la ricetta è sbagliata.

Anche Skoda avrà ChatGPT all’interno delle proprie vetture entro la metà del 2024 facendo seguito a quanto già annunciato da Volkswagen e come è presumibile si accingano a fare tutti i marchi del gruppo di Wolfsburg.

La tecnologia del resto è la stessa e gli stessi sono i terreni sui quali va impiantata, ovvero le piattaforme MQB Evo (quella della Golf 8 e di molti altri modelli) e la MEB GP. Si tratta dell’ultima evoluzione della piattaforma nativa elettrica di Volkswagen che ha debuttato sulla nuova Enyaq con batteria da 82 kWh, dotata altresì del nuovo motore siglato APP550 e di una nuova architettura elettronica, quest’ultima evidentemente pronta ad accogliere applicazioni più avanzate in tema di connettività, di gestione del veicolo e di intelligenza artificiale.

A fornire la tecnologia che amministra quest’ultima e la Cerence Inc. con il suo Cerence Chat Pro, in grado di gestire, attraverso il sistema di riconoscimento vocale Laura di Skoda, anche altre fonti come la è appunto ChatGPT. Laura è naturalmente predisposto per gestire le funzioni primarie della vettura, come navigazione, informazioni di mobilità e climatizzazione, e rimane il primo assistente a rispondere al solito “Ok Laura”. Nel caso gli argomenti vadano oltre le sue competenze, interviene ChatGPT. Quest’ultimo, in ogni caso, non ha accesso ai dati di utente e vettura e i quesiti con relative risposte sono cancellati immediatamente.

A dare una dimostrazione in un filmato di come funzioni il nuovo assistente Laura con l’ausilio di ChatGPT è stato lo stesso amministratore delegato, Klaus Zellner. Il numero uno di Skoda Auto attiva Laura e dice che sua moglie la sera cucinerà spaghetti alla carbonara, dunque vuole sapere quali siano gli ingredienti. Istruita, da ChatGPT, la robotica voce di Laura risponde che ci vogliono: spaghetti, pancetta o bacon, uova, formaggio parmigiano, pepe nero, aglio e olio d’oliva. Voglia il cielo dunque che le funzioni di auto apprendimento di ChatGPT imparino presto che di aglio non se ne parla, che al posto del bacon o della pancetta ci vuole il guanciale e non c’è bisogno di aggiungere olio d’oliva, ed infine che il parmigiano è un grande formaggio, ma la carbonara vuole il pecorino romano.

Per fortuna, ChatGPT sa che i pinguini hanno le ginocchia, anche se non sono visibili e si trovano all’interno del corpo. Scherzi a parte, vedremo ChatGPT su alcune versioni della Enyaq (anche attraverso aggiornamenti over-the-air), sulle Superb e Kodiaq di nuova generazione, prossime al debutto, e sulla Octavia, attesa ad un rinnovamento di metà vita. «Arricchire l’assistente vocale di Skoda con l’intelligenza artificiale – ha dichiarato Kellner – rende le nostre automobili compagne di viaggio ancora migliori. Integrare ChatGPT nel nostro assistente vocale Laura è soltanto l’ultimo modo nel quale Skoda adatta la tecnologia avanzata per migliorare l’esperienza di guida. Il tutto senza bisogno di utilizzare le mani da parte del guidatore e la sicurezza dei dati rimane una priorità». Speriamo che lo siano anche la correttezza delle ricette della cucina italiana.

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