L’ex top manager si trova al centro di detenzione di Tokyo da 50 giorni con l’accusa di aver sottostimato i suoi compensi per un totale di 9 miliardi di yen, circa 80 milioni di dollari, in un periodo compreso tra il 2010 e il 2017, oltre a una serie di illeciti finanziari, tra cui il trasferimento di circa 15 milioni di dollari ad una succursale saudita tra il 2009 e il 2012. Lo scorso 31 dicembre la corte distrettuale aveva approvato la richiesta del pubblico ministero di allungare il fermo fino all’11 gennaio. Entro quella data l’accusa dovrà decidere se formalizzare una seconda incriminazione per abuso di fiducia. Leggi l'articolo completo su
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