Interpretazioni diverse della stessa moto dimostrano che la “settemezzo” di Mandello è un’ottima base di partenza per progetti originali. Ma attenzione, l’evoluzione riguarda lo stile, la dotazione di serie e il comportamento su strada: in pratica fattori che influenzano anche il piacere di guidare una V7. E sulle strade intorno al lago di Como, proprio il piacere di guida è stato l’oggetto della prova delle nuove Moto Guzzi V7 III Milano, Rough e Carbon.
Tutte hanno mantenuto ciò che promettono a prima vista: praticità, libertà e aggressività. Al di là delle strumentazioni (la Rough e Carbon come la Stone adottano la configurazione a singolo quadrante circolare, coerentemente con la loro immagine di motociclette essenziali; invece le versioni Special, Racer e Milano dispongono di un secondo quadrante circolare per il contagiri, bisogna sottolineare che il telaio ha una parte frontale completamente rivista e rinforzata, con una differente geometria di sterzo. Una soluzione che garantisce dinamicità e, soprattutto, più maneggevolezza e stabilità.
Il motore è alla sua terza evoluzione. e si presenta totalmente rinnovato rispetto all’unità del V7 II. La potenza massima arriva a 52 cavalli a 6.200 giri/min, mentre la coppia massima si attesta a 60 Nm a 4.900 giri al minuto. Il cambio a sei rapporti, preciso e morbido negli innesti, rimane invariato rispetto a V7 II, ma beneficia di una differente rapportatura della prima e della sesta marcia, entrambe leggermente allungate, utili per sfruttare al meglio le caratteristiche di coppia e potenza del motore.
E ora i prezzi. La Moto Guzzi V7 III Carbon costa 9.990 euro franco concessionario. Per la Milano, invece, bastano 9.040 euro e per la Rough 8.990, sempre franco concessionario. Leggi l'articolo completo su
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