Lungo 4,15 metri, largo 1,74, alto 1,63, l’Aircross si fa notare, al primo impatto, per gli airbump (le protezioni laterali introdotte con Cactus e adottate anche da C3). Ma non solo: spiccano anche il tetto trasparente apribile, il terzo finestrino laterale colorato e, soprattutto, l’apertura a libro delle portiere. Originali sono anche i cerchi da 18” e le prese d’aria orientabili nel paraurti anteriore. Nell’abitacolo si notano il volante monorazza (eredità di certe Citroen del passato), le linee minimaliste della plancia e la disponibilità di tecnologie all’avanguardia, dal display da 12” a sfioramento alla ConnectedCam già sperimentata su C3, fino al sistema di ricarica senza fili per lo smartphone e all’hot spot per connettersi anche in viaggio.
Non passa inosservato l’head-up display a colori, ma chissà se sarà disponibile anche sull’auto di serie. Quanto ai motori, saranno con ogni probabilità quelli della C3. Di sicuro – è stato anticipato a Ginevra - per sottolineare la vocazione non solo urbana dell’auto, è prevista l’adozione del Grip Control, sistema che migliora la trazione in condizioni difficili con le opzioni standard, fuoristrada, sabbia e neve.
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