Un thriller perfetto per l’estate, in cui niente è come sembra. «Il romanzo è anche una riflessione sull’essere scrittori, sul rapporto tra scrittore ed editore. E Joel scrive pagine sulla figura dell’editore che ogni editore vorrebbe fossero riferite a sé», dice Elisabetta Sgarbi, direttore generale de La Nave di Teseo, che pubblica il libro, e Baldini+- Castoldi. In un lussuoso hotel delle Alpi Svizzere si tiene la festa di una importante banca d’affari e avviene un omicidio, nella stanza 622. Quindici anni dopo, uno scrittore sceglie lo stesso hotel e non può fare a meno di farsi catturare da quel caso irrisolto.
Joel Dicker, L’enigma della stanza 622, 648 p, 22 euro Leggi l'articolo completo su
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