Il caso del varicella party, le reazioni choc: «Arrestatela e toglietele i figli»
Quel post ha causato tantissime reazioni, da quella dell’assessore alla Sanità della Lombardia che l’ha definita «una irresponsabile», a quella del virologo Roberto Burioni, che ha parlato di necessità «di difendere i bambini dalle scelte dei genitori». Domenica sera la mamma in questione si è fatta intervistare dalle Iene, raccontando di aver ricevuto minacce di morte. «È scoppiato un inferno. Ho pensato: ma dov’è finita la libertà di esprimere un pensiero? - ha detto la mamma, di nome Luana - Io non ho offeso nessuno, volevo solo dire ai miei amici di Facebook: mia figlia ha la varicella, e di conseguenza, se volete venirmi a trovare, sappiate che mia figlia ha la varicella».
Dunque nessun intento di incoraggiare eventuali ‘epidemie’, o meglio, di stimolare gli anticorpi naturali nei bambini anziché ricorrere al vaccino.
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Alle rimostranze dell’inviata delle Iene, che le fa l’esempio della meningite (che ha provocato alcuni morti pochi mesi fa in Toscana, Luana è irremovibile: «C’è stato un terrorismo mediatico - dice - non ci sono rischi, a livello numerico è come un incidente stradale. E allora che facciamo, smettiamo di andare in auto perché c’è il rischio di fare un incidente?». «Vaccinare è un rischio. Io non sono un medico, ma una mamma che ha la responsabilità dei suoi figli», aggiunge, in barba all’immunità di gregge. «Si possono imporre dei vaccini solo se ci sono epidemie», aggiunge.
Davanti ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ad esempio, sui numeri delle vittime del morbillo (passati da quasi 3 milioni a poche centinaia di migliaia, Luana non cede: «Tu pensi che quella fonte sia quella vera, io metto un punto di domanda», dice. La Iena insiste: «Dai medicine ai tuoi figli?». «No», risponde. «Nemmeno quando hanno la febbre?». «No, perché penso che la febbre è giusto che ci sia». «E se i tuoi bambini fossero malati, ad esempio se avessero un cancro e facessero la chemio?» (chemio e radioterapia abbassano le difese immunitarie e ci rendono più vulnerabili alle infezioni, ndr). «Ci sono altre cure scientificamente provate per il cancro». «E quali?», «Posso anche non dirlo…», ribatte la giovane mamma, che sembra davvero fare fatica a fidarsi dei metodi tradizionali. Leggi l'articolo completo su
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