Leggi anche > Napoli, il parcheggio del sesso: «Cinque euro per evitare rapine, ci sono prostitute coi clienti ma anche coppiette»
Le vittime, residenti a Sacile, Brugnera (Pordenone), Godega di Sant'Urbano e Gaiarine (Treviso), che avevano posto in vendita materiale on line venivano contattate da sedicenti compratori che le convincevano a procedere con il pagamento attraverso un collegamento diretto con gli sportelli Postamat. Ma il risultato dell'operazione era l'opposto di quanto desiderato: il venditore invece di ricevere un accredito dell'ammontare pattuito, veniva truffato con addebiti per la medesima cifra e a volte per importi anche molto superiori.
Tra i casi più eclatanti, una donna di 30 anni, di Venezia, con una truffa di mille euro per l'acquisto di una stufa a legna; un uomo, di 56 anni, di Torre Annunziata (Napoli) con una truffa di 1.339 euro per quattro pneumatici con cerchione; un uomo di 51 anni di Rovigo con una truffa di 2.300 euro per una bicicletta in carbonio e così via fino a un giovane di 31 anni di Dolo (Venezia) con una truffa di ben 3.400 euro per un asciugamano il cui prezzo pattuito era di soli 40 euro. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it