La morte dell’uomo, ex agente di commercio poi titolare di alcuni negozi di alimentari tra Bibione e Lignano, 14 mesi fa, non venne seguita da alcuna inchiesta: i medici stabilirono che il decesso era sopraggiunto per cause del tutto naturali. Ma i sensi di colpa hanno giocato un ruolo determinante, spingendo Carlo Friserio, che si trovava a Bologna dove l’indomani avrebbe dovuto prendere un volo internazionale, a vuotare il sacco: «Mio padre non è morto per cause naturali - ha detto - L’ho ucciso soffocandolo durante il pasto».
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