Trenord significa però inevitabilmente fare i conti con i pendolari, inflessibili giudici del servizio regionale. A coloro che hanno contestato il provvedimento perché, a detta loro, significa concentrare i passeggeri su alcuni treni aumentando le possibilità di contagio, Trenord risponde che fin da subito l’azienda ha garantito la massima collaborazione alle autorità e si diffida chiunque dal sostenere che l’azienda «esponga i viaggiatori al contagio », anche perché la rimodulazione agevola anche le operazioni di sanificazione straordinaria. Sul fronte politico, la questione non ha lasciato indifferente Regione e Comune di Milano. E se l’assessore comunale alla Mobilità, Marco Granelli, sottolinea la gravità della rivisitazione del servizio regionale, dall’altra parte risponde la sua omologa regionale, Claudia Maria Terzi: «Lascio ad altri le speculazioni politiche, ancor più inopportune in un momento delicato come questo. Non scenderò al livello di chi strumentalizza l’emergenza sanitaria in corso. La rimodulazione delle corse di Trenord introdotta questa settimana è temporanea: risponde alla necessità di sanificare i convogli e di garantire la sicurezza dei lavoratori ». Leggi l'articolo completo su
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