Paolo Stefanini, a destra, insieme con Valentina Aglioti di Robilant, fondatrice Urban Runners
Salvo grazie proprio al pronto intervento dell'«angelo» della Stramilano 2019 Paolo Stefanini, iscritto alla società milanese degli Urban Runners ma soprattutto medico all'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, specialista in chirurgia senologica e pronto soccorso. È lui stesso a raccontare l’accaduto. “Correvo con il mio gruppo di amici in via Guido d’Arezzo quando ho visto una persona sull’asfalto - spiega il giorno dopo -. Mi sono subito fermato, lì c’era già un'altra ragazza degli Urban Runners, Ginevra Annoni, studentessa di medicina che aveva provveduto a metterlo in posizione di sicurezza. Era in stato di incoscienza e in arresto cardiaco. Subito gli ho praticato la mavrovra rianimatoria in mezzo alla strada, il massaggio cardiaco perché il battito al polso era assente. Poco dopo è arrivata l’ambulanza con il defibrillatore e a seguire l’auto medica. Per fortuna il battito è ripartito ed è stato subito trasportato all’ospedale.
Solo la velocità di intervento di Paolo, Ginevra e un'infermiera runner, che pure lei è intervenuta in quei momenti concitati, hanno consentito di salvare la vita al runner 50enne. Ora è ricoverato in ospedale: si salverà e pare fuori pericolo. Ieri, tra l'altro, c’è stato un super lavoro per i medici e i soccorritori del 118, complice la giornata pressoché estiva in cui si è corsa la Stramilano con temperature vicine ai 25 gradi. Un altro maratoneta 30enne è stato soccorso con l’ambulanza e auto medica in via Melzi d'Eril a poche centinaia di metri dal traguardo. Leggi l'articolo completo su
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