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Ospite di Bruno Vespa a 'Porta a Porta', la ministra dell'Istruzione spiega: «L'inizio dell'anno scolastico viene sempre descritto nello stesso modo: caos. Quest'anno abbiamo creato una procedura digitalizzata per le graduatorie che permetteranno di dare ai dirigenti scolastici i supplenti che a loro servono. I dati sono in linea con gli anni scorsi, andremo a colmare gradualmente ciò che non è stato fatto da troppi anni. A ottobre faremo i concorsi, in Francia li fanno ogni due anni. Rispetto alla call veloce abbiamo ricevuto 2500 domande». Ai docenti, Lucia Azzolina parla così: «Non critico chi, anche a causa delle quarantene, ha preferito non spostarsi, noi abbiamo dato una opportunità; anche un solo contratto a tempo determinato in più è positivo, implementato nei prossimi anni darà risultati positivi. Da sindacalista, uno o due scioperi li ho fatti. I corsi di recupero dovevano partire il 1 settembre, i concorsi non sono barattabili, ci vuole personale di qualità. Ho lanciato una sfida ai sindacati, al di là della dialettica c'è il Recovery Fund e si può fare qualcosa di costruttivo, insieme. Sui docenti fragili c'è stata una polemica eccessiva, creata per screditare il personale scolastico: non è vero che ci sono 300mila persone in fuga dalla scuola».
«Rivendico il fatto che le scuole abbiano chiuso in presenza: a maggio ho avuto molte pressioni per riaprire. È stata la scelta più giusta fatta dal governo le conseguenze sarebbero state nefaste. Abbiamo riaperto a giugno con gli esami di maturità, è passato sotto silenzio eppure in Europa tanti li hanno cancellati. Ora stiamo riaprendo tutto è giusto così» - aggiunge Lucia Azzolina - «I 2,4 milioni di banchi arriveranno entro il 30 ottobre, come ha detto Domenico Arcuri. Da qua a ottobre verranno distribuiti tutti banchi singoli, il governo sta recuperando un ritardo di circa 20 anni causato da chi ha gestito la scuola precedentemente. I banchi sono soltanto una delle tante misure di sicurezza per le scuole. Poi c'è anche la questione legata agli spazi e alle distanze all'interno delle aule».
Dopo l'informativa al Senato, la ministra dell'Istruzione ribadisce gli stessi concetti anche a 'Porta a Porta': «La scuola non è luogo incontaminato o asettico, il rischio zero non esiste. La Asl territoriale deciderà coa fare se c'è un sospetto positivo, abbiamo creato un ufficio scuola nelle Asl e un referente Covid nelle scuole, Asl e scuole devono parlarsi, dal 14 la partita diventa molto sanitaria. La scuola è un posto abbastanza sicuro: a scuola ci sono regole rigide e personale formato, siamo preoccupati per il dopo scuola, le stesse regole rigide devono usarsi nelle attività sportive e ricreative, ci vuole responsabilità al massimo».
Lucia Azzolina parla poi delle opposizioni e delle critiche ricevute negli ultimi mesi: «Qui ho un intero faldone, che va dal 2008 al 2019, in cui si parlava di 'caos scuola'.
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