Parole pronunciate con fermezza e orgoglio quelle di Salvatore, classe 1964, che si è scoperto nuotatore a 41 anni e si allena tutti i giorni quando esce dall'ufficio, dalle 17 alle 21, perché le sue imprese vadano in porto. «In questi dodici anni di imprese, ho avuto la grande fortuna di avvicinare i maggiori centri di ricerca. Questa volta partiranno con me scienziati del Campus Biomedico, del Sant'Anna e del Cnr che durante la nuotata faranno esperimenti sul mio corpo che potranno essere utili per ricerche. Ogni volta che mi fermerò ci sarà chi mi preleverà la saliva, chi l'acido lattico e questo mi riempie di gioia perché vuol dire che l'impresa serve a qualcosa. Verranno fatti esperimenti anche sul mio stato di stress e di ansia». Oltre agli scienziati, Salvatore sarà accompagnato dall'arma dei Carabinieri che ha voluto contribuire anche economicamente alla causa. «Saranno una ventina le persone in totale ad accompagnarmi a bordo di barche fino al traguardo, pronti anche ad intervenire in caso di difficoltà».
La nuotata inizierà alle 22.30 e Salvatore, originario di Torre Annunziata ma da tempo residente a Roma insieme alla compagna e al figlio di 20 anni, non si fermerà mai. «Non posso fermarmi più di venti secondi – racconta - altrimenti i muscoli di raffreddano. Ogni 1500 bracciate bevo e riparto. Le previsioni sono tranquille: sono 53 km ed impiegherò tra le 12 e le 15 ore. Ho scelto di partire di notte per rendere l'impresa ancora più complicata». Ma Salvatore è abituato: ha già percorso a nuoto il canale della Manica, lo Stretto di Messina, lo Stretto di Gibilterra, Capri – Napoli, lo stretto di Oresund, Capo Salvore – Trieste, ma anche tappe di rilevanza a livello mondiale come la Manhattan Island Marathon Swim. «Vorrei dare una scossa ai primi cittadini d'Italia, per mettersi in regola: ci sono ancora ragazzi che non possono uscire di casa perché manca l’ascensore o che non possono assistere ad un consiglio comunale a causa delle barriere architettoniche». Leggi l'articolo completo su
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