Li chiamano i “Latinos”. Sono l’esercito composto da più di duecento ladri e borseggiatori sud americani, che ogni giorno miete centinaia di vittime, tra turisti e pendolari in visita nella Capitale.
LE ZONE D’AZIONE
I dintorni della stazione Termini e degli altri scali ferroviari romani, le fermate del metrò, le via limitrofe a piazza San Pietro e gli l’aeroporti di Fiumicino e Ciampino i loro territori di caccia, dove riescono a mettere a segno anche venti colpi in una sola area arrivando a compierne anche cento in una sola giornata. Rubano bagagli, borse, smartphone e in alcun casi riescono anche ad introdursi negli alberghi dove soggiornano i turisti e rubano nelle camere.
WEEKEND D’ORO
Sono gruppi organizzati e “invisibili” ai radar delle forze di polizia. I malviventi, per sfuggire all’azione della polizia e dei carabinieri, che giorno e notte sono sulle loro tracce, utilizzano anche un escamotage legato alla riforma della giustizia dell’ex ministro Cartabia. Da quando, infatti, per il reato di furto è divenuta obbligatoria la querela, i criminali che conoscono bene la legge, concentrano i furti e i borseggi nei week end, perché sanno che le vittime sono in procinto di ripartire per far rientro nelle loro nazioni di provenienza e che per questioni legate al poco tempo che hanno a disposizione non andranno negli uffici di polizia a presentare querela.
NIENTE ARRESTO
In mancanza di questo atto, diventato fondamentale per la procedibilità dopo riforma Cartabia, anche quando i ladri vengono identificati gli investigatori non possono arrestarli e nemmeno indagarli. Una eldorado per la criminalità predatoria, specie di etnia straniera sud americana, che ha concentrato la sua azione, nei confronti degli stranieri in viaggio a Roma specialmente nei fine settimana dove vengono compiuti più reati ai danni dei turisti
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