Due parrucchiere al di sopra di ogni sospetto. Ma proprio per questo devono essere apparse ideali per avviare una fiorente attività di spaccio. Oramai le grosse organizzazioni di narcos magrebine e nigeriane che risiedono tra i quartieri del Casilino e di Centocelle, sono a caccia di attività commerciali apparentemente “pulite” ma da utilizzate sempre di più come copertura per il narcotraffico. L’ultima scoperta fatta dalla polizia è stato un salone di bellezza “stupefacente”, con due spacciatrici che vestivano i panni di parrucchiere. Alla clientela offrivano oltre a tagli di capelli, messe in piega e permanenti: ma anche la droga. Le titolari del negozio di via Casilina 313, la 45enne enne Alima Kole nata in Liberia e l’italiana Eva Forvara di 37 anni, sono state arrestate con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Tra caschi, phon e bigodini, i poliziotti del commissariato Appio hanno sequestrato 440 grammi di hashish suddiviso in 5 panetti, di cui 4 da 100 grammi ed 1 da 40 grammi e altre 34 dosi pronte alla vendita. Sempre all’interno del locale c’era nascosto più di mezzo chilo di marijuana e 170 euro in contanti.
In un contenitore, durante la perquisizione è stato trovato anche materiale per il cellophane e carta stagnola per il confezionamento delle dosi. Nelle abitazioni delle pusher in “gonnella” sono stati sequestrati altri 500 grammi d’”erba”. Nei mesi scorsi altre attività commerciali erano state riconvertite a supermarket della droga e quindi chiuse dalle forze di polizia. Nella zona di Prati, un’autofficina ed un’associazione professionale di avvocati erano state trasformate in rivendite al minuto di cocaina. Leggi l'articolo completo su
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