Potature e messa in sicurezza degli alberi, un errore del Comune di Roma nella gara da appalto milionaria fa intervenire il Tar del Lazio che sospende tutto. Lavori fermi e alberi in bilico: la graduatoria dei partecipanti, adesso, è da rifare.
IL BANDO PER LA CURA DEGLI ALBERI
Un altro errore nei bandi e negli appalti di Roma Capitale: questa volta, dopo il caso delle forniture dei treni della metropolitana da oltre 250 milioni di euro, tocca alla cura del verde.
Per la potatura e la messa in sicurezza degli alberi, che a Roma cadono letteralmente a pezzi, il Comune ha lanciato nel 2019 quello che avrebbe dovuto rappresentare il punto di svolta per la cura e la manutenzione del verde: ha approvato la gara per un accordo quadro triennale, che divideva Roma in 8 lotti, per il servizio di manutenzione degli alberi delle strade e delle aree verdi. Il bando comprende anche parchi e Ville storiche come Villa Ada, Villa Borghese, Villa Pamphilj e la Pineta di Castelfusano.
Insomma, un intervento atteso da anni per i romani che, al primo temporale o con le raffiche di vento, assistono puntualmente alla caduta di alberi mai curati. I lavori finalmente prendevano forma.
ERRORI NEI PUNTEGGI, INTERVIENE IL TRIBUNALE
Ma qualcosa è andato storto.
A RISCHIO IL VERDE DA BUFALOTTA A TOR CERVARA
Il lotto 3, che riguarda i Municipi III e IV, ha un valore pari a quasi 7 milioni di euro. E interessa quindi tutta l’area di Montesacro, Tufello, Talenti e Bufalotta, San Basilio, Tiburtina, Ponte Mammolo e Tor Cervara dove gli spazi verdi hanno un impatto notevole sul territorio dal parco di Aguzzano a parco Talenti e tutta l’area della Bufalotta.
Nel frattempo, a giugno, il Comune in attesa del pronunciamento del Tar stipula il contratto con la prima ditta classificata ma poi arriva la sentenza del Tar, Sez. II, pubblicata il 19 luglio scorso con cui i giudici accolgono il ricorso proposto dalla ricorrente.
TAR SOSPENDE TUTTO, PUNTEGGI SBALLATI NEL LOTTO 3
A questo punto il Comune ha dato mandato di effettuare per il LOTTO 3 una nuova “valutazione dell’offerta della ricorrente, e di attribuzione dei punteggi”, di annullare la determinazione dirigenziale con cui si attribuiva la gara al primo vincitore e, soprattutto, ha dovuto sospendere nel lotto 3 “tutti gli interventi manutentivi del verde verticale, anche già avviati e non conclusi”.
Bisogna rivedere punteggi, graduatorie e tempistiche. Insomma, ancora una volta i lavori si fermano. A bloccare tutto questa volta sono stati i giudici del Tar del Lazio.
CAUDO E IL BANDO FERMATO DAL TAR
«Non è la prima volta, spero però sia l'ultima. In cinque anni la Raggi non ha imparato a governare, a settembre rimandiamola all'opposizione», dice a Leggo Giovanni Caudo presidente del III Municipio e capolista di Roma Futura.
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