La fermata Barberini della Metro A di Roma è stata dissequestrata la scorsa settimana dalla magistratura. «Ora possiamo entrare per verificare le cose da fare; poi presenteremo il piano alla Procura» per poter procedere con i lavori ha continuato il presidente dell'Atac.
«Immaginare le difficoltà di questa azienda è difficile: è un gigante che non ha mai prodotti utili e ha 2100 creditori. Evitare che finisca in fallimento e avviarla a risanamento è una impresa ciclopica», ha aggiunto Simoni. «Quando sono arrivato c'erano 47 dirigenti ora ce ne sono 36. Lo scorso anno abbiamo licenziato 40 dipendenti per vari motivi, anche disciplinari», ha detto tra l'altro Simoni. Leggi l'articolo completo su
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