I viaggi in auto d'estate, col finestrino abbassato per sentire l'odore dell'aria che profuma di mare o rigorosamente chiusi per godere di quella condizionata. E con i piedi sul cruscotto per distendere le gambe, magari dopo troppi chilometri percorsi. Un gesto che spesso si compie senza pensarci troppo, ma che potrebbe avere delle conseguenze devastanti. A ricordarlo in un video condiviso su Instagram è stato l'influencer Stefano Guerrera, che ha messo in gardia i suoi follower da questo vizio all'apparenza innocente, e per farlo ha citato un incidente rimasto impresso nella memoria di molti: quello di Audra Tatum.
Piedi sul cruscotto, il pericolo
Stefano Guerrera ha pubblicato su Instagram un video per mettere in guardia i suoi follower dal mettere i piedi sul cruscotto quando si viaggia in auto. «In autostrada ho visto un sacco di gente così, ma anche sui social si trovano», esordisce nella breve ma incisiva clip.
L'incidente di Audra Tatum
Audra Tatum, suo marito e sua figlia di 10 anni stavano viaggiando lungo una strada secondaria a Chickamauga, in Georgia, a 45 miglia all'ora nell'agosto 2015. L'allora 31enne era seduta sul sedile del passeggero con la gamba destra incrociata sulla sinistra, cosa che aveva l'abitudine di fare nonostante le proteste del marito. All'improvviso, un'auto si è fermata davanti a loro. Il marito di Audra, Nick, si è schiantato frontalmente contro il lato del guidatore dell'altra macchina. L'impatto dell'incidente è stato dalla parte di Nick. Ma mentre lui e la figlia se la sono cavata con graffi e lividi, l'airbag aprendosi ha spinto con violenza il piede di Audra contro il suo viso, provocandole la frattura del naso, della caviglia e del femore in quattro punti. Oggi la donna vive con due viti alla caviglia, due all'anca e due al ginocchio e non riesce a stare in piedi per più di quattro ore al giorno.
I commenti
Il video di Stefano Guerrera ha generato su Instagram centinaia di commenti, molti scioccati dalle conseguenze di un gesto all'apparenza innocuo. «Nuova ansia sbloccata», scrive una follower. Ma sono anche in moltissimi a ringraziare per il "servizio pubblico" reso dall'influencer.
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