Napoli, è aprile ma sembra luglio: primi bagni e spiagge affollate

Napoli, è aprile ma sembra agosto: primi bagni e spiagge affollate
Sabato di sole e di temperature sopra i 20 gradi, condizioni ideali per un primo ritorno sulle spiagge. Napoli e la Campania ritrovano il piacere del mare complice un finale di aprile meteorologicamente da primavera inoltrata, quasi estivo. Tanti i turisti che affollano oggi Napoli in una giornata adatta alle passeggiate nelle città d'arte, mentre tra i napoletani c'è chi azzarda un primo bagno nello specchio d'acqua antistante il lungomare o a Posillipo, più numerosi quelli che si sono rivolti alla zona dei Campi Flegrei, riversandosi sulle spiagge di Capo Miseno e il lungo arenile di Miliscola. Prima «invasione» di turisti per le isole del golfo Ischia, Procida e Capri, il cui mare è costellato di motoscafi, yacht e le barche sulle quali è possibile fare il giro dell'isola e visitare la Grotta Azzurra. Si è ripopolata la Spiaggia grande di Positano, ai piedi di uno dei paesi simbolo della Costiera Amalfitana, e quella di Amalfi, così come le principali e più note spiagge del Cilento, come Agropoli e Santa Maria di Castellabate. 

 
Ci sono però anche le note stonate, come nel caso della spiaggia libera e pubblica di Porto Manzi a Riva Fiorita, nella zona di Posillipo a Napoli. La spiaggia, denunciano il consigliere regionale campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il consigliere del Sole che Ride nella Prima Municipalità di Napoli, Gianni Caselli, «è sepolta dai rifiuti: abbiamo effettuato un sopralluogo per constatare il degrado raggiunto in quest'area alla vigilia dell'imminente stagione estiva e abbiamo trovato un quadro desolante. Rifiuti di ogni genere rendono di fatto impraticabile l'intera area». I Verdi chiedono «la collaborazione dei residenti e di tutti quelli che davvero amano il mare e la nostra città per organizzare una pulizia collettiva insieme ai volontari dei Verdi affinché una delle poche spiagge libere di Napoli sia restituita per quest'estate ai cittadini». Leggi l'articolo completo su
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