«Per Michela il senso di tutto era la condivisione, la scelta di non essere soli e non far stare soli. Con lei ci siamo conosciuti e ci siamo uniti non per quello che abbiamo fatto, ma per quello che ci hanno fatto. L'essere bersaglio a lungo degli odiatori mediatici, anche se quelli che le hanno fatto veramente del male sono stati quelli che avevano un piede qui e lì, quelli non hanno preso posizione. Michela ha sempre scelto di stare dalla parte dei diritti e sapeva che per questo avrebbe pagato un prezzo». È una parte del discorso di Roberto Saviano durante i funerali di Michela Murgia nella chiesa degli Artisti di Roma. Tuttavia, le parole dello scrittore hanno scatenato numerose critiche e per questo motivo il marito Lorenzo Terenzi e i figli della scrittrice, Alessandro Giammei, Francesco Leone, Raphael Luis Truchet, Riccardo Turrisi, hanno voluto difenderlo. Ma andiamo a vedere tutto nel dettaglio.
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La lettera
«La gratitudine che proviamo nei confronti di questo gesto ci comanda di chiedere a chiunque ami, o anche solo rispetti, l'eredità straordinaria di Michela Murgia di amare, o almeno rispettare, quel che ha fatto per lei e per noi Roberto Saviano il 12 agosto del 2023». È questa una parte dello scritto pubblicato dal Corriere.
Poi, hanno aggiunto: «Siamo offesi a morte da chi, invece di ricevere il discorso di Roberto come il dono lucido, intelligente, sincero e necessario che è, sta cercando di gettarvi un'ombra estranea con metodi e retoriche fasciste. Da anni Michela esprimeva la preoccupazione per la solitudine in cui questo formidabile intellettuale è abbandonato, come tante volte è stata abbandonata lei, quando dice quel che è necessario sia detto. Non denunciare con disgusto questa infamia sarebbe come uccidere Michela di nuovo. Siamo pronti a denunciare le infamie che verranno. E, con il coraggio che Michela ci ha insegnato, ci auguriamo che molte e molti siano con noi e con Roberto».
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