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«Noi stiamo facendo la nostra parte - ha aggiunto - e lo facciamo mettendoci la faccia. Dunque benvenute le critiche» dei cittadini, «ma solo da loro». «Non è il commissario a dover rifornire le farmacie né i loro distributori, né si è mai impegnato a farlo. Né sono io a dover rifornire Confcommercio, Conad Federdistribuzione e Coop. Il commissario si è impegnato ad integrare le forniture, ove sia possibile, che queste categorie si riescono a procurare attraverso le loro reti», ha aggiunto il commissario.
"NEI SUPERMERCATI CI SONO" «L'ipotesi che il prezzo condizioni l'approvvigionamento delle mascherine è destituita di fondamento: le associazioni che hanno sottoscritto l'accordo con noi hanno possibilità di ricevere la compensazione del maggior prezzo che hanno pagato per rifornirsi di mascherine. È successo che per una distribuzione la rete funziona e per l'altra non funziona. Gli approvvigionamenti della grande distribuzione funzionano. I cittadini vanno al supermercato e le mascherine le trovano...».
ACCORDO CON I TABACCAI Nelle prossime settimane le mascherine a 50 centesimi si troveranno anche nei tabaccai, ha detto Arcuri annunciando la firma «nei prossimi giorni con l'associazione dei tabaccai, che ha 50 mila di punti vendita nel paese». «Abbiamo sottoscritto i primi due accordi non esclusivi (con la grande distribuzione e con la distribuzione dei farmacisti, ndr) e confidiamo di farne altri ancora con reti di distribuzione altrettanto massicce».
TEST SIEROLOGICI IN RITARDO I test sierologici su 150mila italiani sono in ritardo perché si è dovuta attendere la norma sulla privacy, ha detto Arcuri in conferenza stampa alla Protezione Civile. «Il 26 aprile il nostro compito era concluso: abbiamo bandito e accelerato la gara e trovato il fornitore, giudicato il più eccellente dagli scienziati che ha messo a disposizione gratuitamente 150mila test. Oggi è il 12 maggio, cosa è successo? Si è dialogato - ha spiegato - con l'Agenzia per la privacy che ha il dovere di tutelare la privacy dei cittadini e si è attesa la norma». Sabato quella norma è stata emanata, ha aggiunto, «e da ieri sono iniziate le operazioni per avviare i test sierologici».
LE REGIONI SI ADEGUINO Le Regioni dovrebbero adeguarsi alle scelte del governo per quanto riguarda i test sierologici, l'auspicio di Arcuri. «Il governo ha disposto una massiccia indagine campionaria su 150mila cittadini che ci permetterà di conoscere meglio il virus e per farlo abbiamo selezionato il test che ci sembra il migliore.
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