Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Brescia la coppia, di origini marocchine, senza figli, ha litigato in casa domenica scorsa. I vicini sentono le urla, Mina chiede aiuto, cerca di scappare ma non riesce. L'uomo la colpisce, la cosparge di alcol e le dà fuoco. I carabinieri troveranno poi a casa del liquido infiammabile, un flacone di alcol in parte squagliato, quello usato dal marito per dare fuoco alla moglie, che in città faceva la badante da qualche anno. Dietro all'aggressione dell'uomo non ci sarebbero motivi religiosi o di mancata integrazione con divisioni tra i coniugi sullo stile di vita in linea o meno con le tradizioni del paese di origini, solo futili motivi. Così è morta Mina Safine, un'altra vittima di femminicidio, lasciata nel silenzio.
le dà fuoco
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