Domenica di ballottaggi. Nei dodici Comuni lombardi dove non si è riusciti ad eleggere al primo turno sindaco e consiglio comunale si torna alle urne per le sfide finali, con lo spettro dell’astensionismo perché parte degli elettori sono già stati persi nelle prima tornata, come a Sesto San Giovanni, dove si sono perduti per strada 1.235 sestesi rispetto alle consultazioni del 2017, quando già si segnò il minimo storici. E il prossimo weekend, complici il caldo torrido e l’inizio delle vacanze, molti lombardi saranno nei luoghi i villeggiatura. Si rivota in due capoluoghi di provincia, Monza e Como, in sei Comuni del milanese, tra cui la simbolica Sesto San Giovanni, oltre a Cernusco sul Naviglio, Magenta, Melzo, San Donato Milanese, Abbiategrasso. E ancora: a Crema (Cremona), Cesano Maderno (Monza), Cassano Magnano (Varese), Darfo Boario Terme (Brescia).
GRANDE SFIDA. A Sesto San Giovanni, l’ex Stalingrado d’Italia, strappata cinque anni fa al centrosinistra, dopo settant’anni di governo, il centrodestra sperava in una vittoria secca al primo turno.
SCENARIO MONZA. Il centrodestra parte in testa. Al primo turno, infatti, il sindaco uscente Dario Allevi, in quota Forza Italia, si è fermato a poco meno di tre punti dalla vittoria con il 47,1%. Per essere certo della riconferma ha chiuso l’unico apparentamento con Paolo Piffer, della lista Civicamente che gli può portare in dote il 5,78% dei voti presi il 12 giugno. La sfida è con il candidato del centrosinistra Paolo Pilotto, che alla prima tornata è arrivato al 40,1%.
SCENARIO COMO. Nel capoluogo lariano - dove il centrodestra ha minacciato il ricorso al Tar per il riconteggio dei voti del primo turno - il centrosinistra sente già il profumo della vittoria e prenota la poltrona di sindaco per Barbara Minghetti che è in testa col 39,3% delle preferenze. A sorpresa va al ballottaggio con Alessandro Rapinese, esponente di una lista civica, che è al 27,2. Mentre Giordano Molteni, scelto da Fratelli d’Italia, è rimasto clamorosamente fuori per una manciata di voti rispetto a Rapinese. E ora Lega e FdI, in vista di domenica, bisticciano. Per il coordinatore regionale del Carroccio, Fabrizio Cecchetti, «si deve sempre andare a votare e la Lega non voterà mai la sinistra». Immediata la replica del coordinatore comasco di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari: «Vorremmo che perdessero entrambi perché sono due facce della stessa medaglia».
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