Rischio di reiterazione del reato e pericolo di fuga. Per queste ragioni la Procura di Brescia ha chiesto l'arresto di uno dei due turisti tedeschi che erano a bordo del motoscafo Riva sabato 19 giugno quando hanno travolto nelle acque del Lago di Garda, a Sal, la piccola imbarcazione di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, rimasti uccisi nello schianto.
Il gip del tribunale di Brescia ha già dato l'ok all'arresto di chi era ai comandi del motoscafo e la procura ha firmato un mandato di arresto europeo che dovrà ora essere valutato da un giudice del tribunale di Monaco di Baviera, visto che i turisti sono già rientrati in Patria.
«I giudici di Monaco convalidino il mandato d'arresto europeo firmato dalla Procura di Brescia». Lo chiedono gli avvocati delle famiglie delle vittime dell'incidente sulle acque del Lago di Garda costato la vita a Umberto Garzarella, di 37 anni e Greta Nedrotti, di 25. «Ieri ai funerali di Greta c'era una sensazione di mancanza di tutela. Oggi con questa notizia della mossa della procura la sensazione è venuta meno » ha spiegato l'avvocato bresciano Caterina Braga
Il destinatario del mandato è il tedesco che, in un video agli atti, si vede barcollare sulla barca fino a cadere in acqua. Il 52enne, per sua stessa ammissione, era ai comandi del motoscafo al momento del tremendo scontro. Ô lo stesso che ha accettato di sottoporsi all'alcoltest, poi risultato negativo, ma non è il proprietario del motoscafo.
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