Professoressa 32enne muore di influenza in 7 giorni: giallo a Napoli, disposta l'autopsia
«È un aumento atteso. I contagi come di consueto dopo le feste iniziano a salire in modo deciso ma ancora non siamo al periodo del picco, che ci attendiamo tra un paio di settimana», spiega all'ANSA Antonino Bella, responsabile sorveglianza Influnet.
«Anche quest'anno come nelle ultime tre o quattro stagioni, si registra un progressivo aumento di casi nella fascia degli over 65enni». Ed è tra di loro che si sono registrati tutti i 63 casi gravi fino ad oggi segnalati, tra cui 15 deceduti. I sintomi, se non ci sono particolari complicanze, sono da manuale: febbre, brividi, dolori ossei, raffreddore, mal di testa e tosse secca. Per affrontarli non serve assumere antibiotici, cosa che ancora molti fanno, con conseguenze per la salute propria e altrui. A ricordarlo, uno studio pubblicato sulla rivista BMJ, secondo il quale negli Usa almeno un antibiotico su 4 è prescritto senza necessità reale. Numeri che potrebbero non essere molto distanti rispetto a molti Paesi europei e che, ricordano i ricercatori, non fanno altro che allenare i batteri a diventare più resistenti ai farmaci. «Per evitare il contagio - prosegue Bella - l'unico modo sarebbe l'isolamento: visto che non è possibile, un utile consiglio è lavare spesso le mani e evitare il più possibile luoghi senza ricircolo di aria». Consigli da tenere a mente in vista delle prossime settimane, quelle del picco, favorito anche dall'arrivo di una nuova ondata di maltempo che ci spingerà nel cuore dell'inverno: già a partire da questo fine settimana le temperature scenderanno in modo sensibile e arriveranno le piogge. Mentre nei prossimi giorni sono attese nevicate copiose sull'Appennino e anche localmente in pianura al Nord Leggi l'articolo completo su
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