Professoressa 32enne muore di influenza in 7 giorni: giallo a Napoli, disposta l'autopsia
«È un aumento atteso. I contagi come di consueto dopo le feste iniziano a salire in modo deciso ma ancora non siamo al periodo del picco, che ci attendiamo tra un paio di settimana», spiega all'ANSA Antonino Bella, responsabile sorveglianza Influnet. A esser colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni, in cui si osserva un'incidenza pari a 15 casi per mille assistiti, a fronte dei 7,1 casi per mille assistiti della popolazione generale. Le Regioni del Centro e Sud Italia (Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia) sono quelle maggiormente colpite. «Si tratta - prosegue l'esperto Iss - di un'epidemia più contenuta degli anni scorsi, di bassa intensità e questo potrebbe anche esser dovuto a una maggiore adesione alle vaccinazioni. Ma è presto per tirare le somme, i virus influenzali sono mutevoli e poco prevedibili». Dal punto di vista virologico, è predominante il ceppo A, in particolare l'Ah1n1, mentre i ceppi B non stanno circolando.
«Anche quest'anno come nelle ultime tre o quattro stagioni, si registra un progressivo aumento di casi nella fascia degli over 65enni».
Ed è tra di loro che si sono registrati tutti i 63 casi gravi fino ad oggi segnalati, tra cui 15 deceduti. I sintomi, se non ci sono particolari complicanze, sono da manuale: febbre, brividi, dolori ossei, raffreddore, mal di testa e tosse secca. Per affrontarli non serve assumere antibiotici, cosa che ancora molti fanno, con conseguenze per la salute propria e altrui. A ricordarlo, uno studio pubblicato sulla rivista BMJ, secondo il quale negli Usa almeno un antibiotico su 4 è prescritto senza necessità reale. Numeri che potrebbero non essere molto distanti rispetto a molti Paesi europei e che, ricordano i ricercatori, non fanno altro che allenare i batteri a diventare più resistenti ai farmaci. «Per evitare il contagio - prosegue Bella - l'unico modo sarebbe l'isolamento: visto che non è possibile, un utile consiglio è lavare spesso le mani e evitare il più possibile luoghi senza ricircolo di aria». Consigli da tenere a mente in vista delle prossime settimane, quelle del picco, favorito anche dall'arrivo di una nuova ondata di maltempo che ci spingerà nel cuore dell'inverno: già a partire da questo fine settimana le temperature scenderanno in modo sensibile e arriveranno le piogge. Mentre nei prossimi giorni sono attese nevicate copiose sull'Appennino e anche localmente in pianura al Nord
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Gennaio 2019, 20:30
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