È una strage silenziosa che non risparmia nessuno. Dopo i due anni di pandemia, che hanno ridotto giocoforza la mobilità stradale, riprendono a crescere i numeri delle vittime e degli incidenti. Un allarme che, nella Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada, ha spinto anche la presidente Meloni ad intervenire promettendo interventi rilevanti sulla sicurezza e la prevenzione.
I NUMERI. Secondo uno studio Istat-Aci nel semestre gennaio-giugno 2022 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2021, un aumento delle vittime della strada (1.450, +15,3%).
MATTARELLA. Il presidente della Repubblica non ha voluto far mancare un suo messaggio ai familiari delle vittime. Ma il suo è stato anche un monito chiaro: «L’elevato numero di persone che perdono la vita o che rimangono gravemente ferite sulle nostre strade costituisce una sofferenza sociale inaccettabile. Le vittime del traffico stradale sono un prezzo che la comunità non può tollerare».
MELONI. Oltre alla vicinanza ai familiari delle vittime, la presidente del Consiglio ha promesso una serie di interventi sulla sicurezza stradale: «L’intensificazione dei controlli sui luoghi dove avviene il maggior numero di incidenti, la promozione di una cultura della sicurezza e della responsabilità, inclusa una campagna di prevenzione su alcool e droga». E poi «interventi sulle infrastrutture e potenziamento dei sistemi di mobilità pubblica». «Fermare le stragi sulle strade – ha sottolineato la premier - è un obbligo morale nei confronti dei cittadini».
LA PREVISIONE. Secondo l’Osservatorio dell’Associazione amici sostenitori polizia stradale, i dati del primo semestre 2022 sono destinati a peggiorare. Perché mancano quelli dei mesi estivi: «A luglio, agosto e settembre nei fine settimana abbiamo avuto in media tra i 32 e i 35 morti - poco meno della metà motociclisti - con punte di 45. Ciò lascia pensare che a fine anno il saldo totale potrebbe sfiorare le tremila vittime».
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