È riuscito a chiamare il 112 prima di perdere conoscenza. «Sono precipitato con l'auto sui binari». E con quel gesto ha evitato un disastro ferroviario, Andrea Deni: perché la sue Dacia Duster era accartocciata sulle traversine della linea ad Alta velocità. Purtroppo l'automobilista non ce l'ha fatta: nonostante gli sforzi dei medici dell'Humanitas di Rozzano, che mercoledì sera lo avevano ricoverato in terapia intensiva, ieri mattina è morto senza mai riprendere conoscenza. Tropo gravi le ferite riportate in quel tragico volo: alle 19,50, mentre percorreva il cavalcaferrovia di via Bruno Buozzi a San Donato, ha perso il controllo della sua Dacia Duster. Il new jersey non ha fermato la corsa del suv, che è precipitato sui binari. Un volo di sei metri, un impatto violentissimo.
La telefonata di Deni ha messo in moto i soccorsi. La circolazione sulla linea dell'Alta velocità è stata subito interrotta, nel tratto tra Rogoredo e San Donato, i treni sono stati deviati sulla linea storica, per ore. Deni è stato estratto dall'auto dai vigili del fuoco, poi la corsa disperata fino all'Humanitas. Dove però ieri mattina il suo cuore si è fermato.
La procura ha aperto un'inchiesta. Si tratta di chiarire perché il jersey sia stato divelto dall'urto. Secondo una prima ispezione, sembra che fosse solo appoggiato sull'asfalto, e non adeguatamente ancorato.
riproduzione riservata ®
Leggo.it