A Guidonia due aerei ultraleggeri si sono scontrati questa mattina e hanno causato la morte di due piloti dell'Aeronautica militare. Le vittime sono il tenente colonnello Giuseppe Cipriano e il maggiore Marco Meneghello, effettivi al 60esimo Stormo.
Chi erano le vittime
Cipriano, classe 1975, abitava a Guidonia ma non era romano di origine. Meneghello, nato nel 1977, era originario di Legnago, Verona. In base a quanto si apprende l'incidente è avvenuto nel corso di una attività di addestramento. Sulla vicenda indaga la polizia coordinata dalla Procura di Tivoli.
Il pilota eroe e la manovra
Prima di schiantarsi tra le case e morire, uno dei due piloti è riuscito a compiere una manovra che ha evitato una potenziale strage.
Il cordoglio
«Mi stringo in un forte abbraccio, mio e della Difesa, ai familiari dei due piloti che hanno perso la vita oggi nel tragico incidente aereo avvenuto a Guidonia. Ho espresso al generale Luca Goretti, capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, le mie più sentite e commosse condoglianze e la vicinanza di tutta la famiglia della Difesa. Cieli blu, Giuseppe e Marco». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull'incidente in cui hanno perso la vita il tenente colonnello Giuseppe Cipriano e il maggiore Marco Meneghello. Il ministro, informa la Difesa, resta costantemente aggiornato sulle operazioni di soccorso nelle aree dove è avvenuto l'incidente.
«Grande dolore per la tragica morte di due piloti dell'Aeronautica militare. Le mie condoglianze ai loro cari e al 60° Stormo. Ho telefonato al Generale Goretti, a pochi giorni dal centenario, mi stringo ancora di più alla grande famiglia dell'Aeronautica militare. Riposate in pace». Lo scrive su Twitter il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Il messaggio dell'Aeronautica
«Giuseppe e Marco, vogliamo ricordarvi così, con i vostri volti sorridenti, appassionati del volo ed entusiasti del vostro lavoro. Avete trasmesso i valori dell’#AeronauticaMilitare a migliaia di giovani in tutta Italia che oggi sicuramente avranno un pensiero per voi. Ancora una volta, la nostra grande famiglia è costretta a fare i conti con un devastante dolore che ha profondamente scosso tutti noi. Giuseppe e Marco non erano solo nostri colleghi, erano nostri fratelli», è il toccante messaggio pubblicato sui social dall'Aeronautica militare.
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