Un mese fa il giorno più brutto della sua vita, oggi il più bello.
Gianluca Ardini, 29 anni, superstite del crollo del
ponte Morandi, è diventato papà: è venuto al mondo
Pietro, un mese esatto dopo la tragedia di Genova. È stato proprio il pensiero del bambino in arrivo a dargli la forza - ha confessato Gianluca - durante quelle interminabili ore intrappolato a testa in giù nel suo furgone. «Non potevo morire, dovevo resistere, dovevo farlo per lui» ha ripetuto più volte, anche al presidente Mattarella, quando è andato in ospedale a fargli visita.
Genova un mese dopo, la città si ferma in ricordo delle 43 vittime del ponte. Sindaco: «È il nostro Ground Zero» Giulia, incinta all'ottavo mese. Il compagno volato dal ponte per 40 metri ma è salvo: «Un miracolato, non ci sono altre parole» Il volo di
40 metri, il furgone incastrato fra le macerie, il groviglio di lamiere non sono bastati a portarsi via Gianluca, che oggi può stringere fra le braccia una nuova vita, quella di suo figlio Pietro. Il ventinovenne commerciante genovese è in via di guarigione, l'incidente gli ha procurato gravi lesioni, il bacino rotto e una frattura scomposta alla spalla. Ma tutto questo oggi conta poco, per Gianluca e la sua compagna Giulia adesso inizia un nuovo capitolo, il più bello, dopo aver sfiorato soltanto un mese un ingiusto epilogo.
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