Galeazzi, la camera ardente in Campidoglio. A Storie Italiane​ il toccante ricordo degli amici

La puntata di oggi è dedicata al cronista sportivo e in tanti condividono un ricordo. Tra poco la camera ardente a Roma

A Storie Italiane le immagini in diretta dell'arrivo del feretro di Giampiero Galeazzi alla camera ardente in Campidoglio a Roma, mentre gli ospiti in studio e in collegamento ricordano gli aneddoti che riguardano il cronista sportivo. C'è anche Adriano Panatta che rievoca i tanti momenti insieme. La puntata è quasi interamente dedicata a Galeazzi e al ricordo commovente degli amici. Galeazzi continua a vivere nei ricordi affettuosi di milioni di italiani nonostante la lunga assenza dalla tv che l'hanno seguito alla radio e tv dalle cronache sportive a quelle sull'attualità e il mondo dello spettacolo.

 

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La camera ardente in Campidoglio

 

In Campidoglio per la camera ardente - aperta alle 11.30 - è arrivato, passando da un ingresso interno, anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Il primo cittadino, che indossava la fascia ufficiale, dopo aver reso omaggio al feretro si è fermato con la famiglia del giornalista. Tra i primi volti noti anche Enrico Mentana, Clemente Mimun, Amedeo Goria. In fondo alla sala della Protomoteca, due foto del giornalista, una degli anni in Rai e una del periodo da campione di canottaggio. Vicino due gonfaloni, della sua squadra da sempre, la Lazio, e del Circolo Canottieri Roma. Sul feretro c'è un grande cuscino di rose bianche e rosa pallido, sul quale è adagiata una maglia della squadra biancazzurra, con il nome di Galeazzi e il numero 9.

 

 

Giampiero Galeazzi, il ricordo a Storie Italiane

«La sua grande capacità è stata di far ridere senza mai perdere la sua credibilità», è il commento di Marco Mazzocchi. «Tutti questi tributi di questi giorni sono per un personaggio che era amato da tutti. Giusto fare tutte queste trasmissioni perché ha toccato i sentimenti di tutti quanti. Ogni tanto era anche un rompiscatole, qualche 'vaffa' gliel'ho mandato. Poi veniva negli spogliatoi e dava un bacetto...» «Conosceva tanti sport con una competenza incredibile», le parole di Maurizio Mattioli. Infine il ricordo di Maurizio Costanzo: «Nel 2010 abbiamo fatto insieme per la Rai i commenti da Piazza di Siena dei campionati mondiali di calcio e ci siamo divertiti molto. Lì siamo diventati amici...  Era un grande giornalista sportivo, ma principalmente una gran bella persona. Ci sono tanti bravi giornalisti, ma brave persone no».

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