«La Franzoni la capisco», la tazza per la Festa della mamma (che costa 25 euro) indigna tutti: «Che vergogna»

L'articolo è un prodotto di Piattini Davanguardia, pubblicizzato attraverso l'omonima pagina Instagram e in vendita già dallo scorso anno

In cerca di idee per un regalo da fare in occasione della Festa della mamma, potrebbe capitare di pensare e una tazza con cui augurarle il buongiorno, e imbattersi in una di quelle realizzate da Piattini Davanguardia, marito e moglie baresi lanciati anche da Orietta Berti a Che tempo che fa. Ebbene, proprio con tempistica studiata per la ricorrenza del 14 maggio, ecco che sul profilo Instagram degli artigiani è apparso un prodotto - non nuovo, a dire il vero - che sta scatenando l'indignazione sui social. Si tratta di una tazza con la scritta: «Io un po' la Franzoni la capisco». Centinaia i commenti, nessuno positivo.

 

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La tazza «Io un po' la Franzoni la capisco»

 

È la classica mug bianca con scritta, ma il riferimento ad Annamaria Franzoni, la mamma di Cogne condannata per l'omicidio del figlioletto Samuele Lorenzi morto il 30 gennaio 2002 a soli due anni, non risulta comprensibile ai più neanche volendo fare un buon esercizio di ironia. «Qui non si tratta dello scherzo o dell'ironia ma paragonare una crisi d'ira a una tragedia. Quello che è successo alla Franzoni non è una crisi d'ira ma ben più complesso e questa tazza è davvero fuori luogo», questo il tono delle centinaia di commenti furiosi. Commenti ai quali, senza tirarsi indietro, ha risposto la stessa Annagina Totaro, di Piattini Davanguardia, che aveva sicuramente messo in conto la polemica, dato che la tazza è in vendita già dallo scorso anno e anche allora fu aspramente criticata. «Qui nessuno sta scherzando su una tragedia - scrive in un commento - tantomeno sta facendo ironia. Si tratta di una riflessione, punto. Accettare un atteggiamento non un’azione. Avere una crisi d’ira nei confronti di un figlio è lecito così come tante mamme si sono trovate nella situazione di aver pensato “lo uccido!. Noi “un po’ “ la Franzoni la capiamo ma non giustifichiamo ciò che ha fatto.
Qui nessuno vuole incitare nessuno a uccidere esseri umani. Amen».

 

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La toppa peggio del buco

La risposta, però, non è comunque piaciuta e bastata ai follower della pagina. Sono in molto ad aver scritto che avrebbero smesso di seguirla, mentre altri hanno commentato: «La toppa è peggio del buco». Ad ogni modo, la foto resta dov'è e in vendita (a 25 euro) sullo store online, anzi, tra le storie Instagram del profilo appare l'immagine di un sacchetto di pop-corn (che sui social spesso sta a indicare che qualcuno ha intenzione di godersi lo spettacolo dei commenti a un determinato posto).  I Piattini Davanguardia si sono molto arrabbiati e hanno risposto: «Nessuno sta semplificando la situazione, si tratta semplicemente di un pensiero condivisibile o meno. Nessuno vi costringe a condividerlo». Un utente sui social scrive: «Se scrivevate “io Medea un po’ la capisco” andava bene, perché è un personaggio letterario, non esiste come non esistono i bambini che ha ucciso. Ma qui si parla di una tragedia vera». 

 

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