«AIUTAMI AMORE MIO»
Neanche 30 anni, Alessandro si era trasferito a Farra d'Alpago da otto mesi, con la fidanzata Nicole. Progettavano un futuro insieme, avevano sogni e desideri da realizzare. Ma ogni cosa si è infranta. E Nicole, oggi, durante l'ultimo saluto al suo compagno, ha toccato il cuore di tutti i presenti con una frase semplice, spontanea, quanto spiazzante: «Aiutami amore mio... non ce la faccio senza di te...».
IERI LA CAMERA ARDENTE
Un afflusso interminabile amici, conoscenti, volontari del soccorso alpino, è continuato senza sosta, ieri, all'obitorio di Pieve di Cadore. Un tragico destino ha trascinato insieme nella morte Enrico Frescura, 31enne nato a Pieve di Cadore e residente a Domegge, e Alessandro Marengon, 28enne anche lui nato a Pieve e residente a Farra d'Alpago. Entrambi volontari del soccorso alpino erano esperti conoscitori delle montagne: martedì mattina hanno trovato la morte in quel maledetto canale.
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Ieri mattina è stata chiusa la bara di Enrico. Sulla sua epigrafe la montagna e la neve che tanto amava e una sola frase: «Semplicemente inseguendo un sogno». Quella di Alessandro invece sarà chiusa stamani. I ragazzi sono uno vicino all'altro nella morte, come in quegli ultimi istanti della loro breve vita. Fin da mercoledì sera e per tutta la giornata di ieri, i volontari del soccorso alpino hanno effettuato un picchetto d'onore, schierati in divisa in formazione aperta vicino alle bare degli amici.
ADDIO ENRICO «Voglio ricordati così, su quella cima che ti ha portato via»
ADDIO ALESSANDRO «Era la sua prima volta su quel canale maledetto» Leggi l'articolo completo su
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