Ucciso a Lecce, svolta nelle indagini: arrestati un uomo e due donne. Fu trovato legato e imbavagliato

L'uomo fu imbavagliato, incappucciato e strangolato con indumenti, lenzuola e nastro adesivo

Ucciso a Lecce, svolta nelle indagini: arrestati un uomo e due donne. Fu trovato legato e imbavagliato

Le indagini sull'omicidio di Donato Montinaro potrebbero aver avuto una svolta. Era l'11 giugno scorso quando l'anziano falegname in pensione fu trovato morto nella sua abitazione, a Castri di Lecce, incappucciato e con ferite al volto, e con mani e piedi legati alle gambe di un tavolo.

Uomo trovato morto, giallo a Lecce: era incappucciato, legato a un tavolo e con i pantaloni abbassati

Questa mattina la svolta, con i carabinieri che hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere - emesso dal gip di Lecce - nei confronti di tre persone, di cui due donne. Anche un'altra persona risulta indagata sempre per i reati di di omicidio aggravato e rapina aggravata, in concorso.

Forse una rapina finita male

La prima ipotesi è quella di una rapina finita male. Una delle tre persone, arrestate questa mattina dai carabinieri del Comando provinciale, una donna, l'unica che aveva una relazione diretta con la vittima, sarebbe stata a conoscenza delle disponibilità di denaro contante posseduto dall'anziano. E, quindi, con la complicità di altre due persone, un'altra donna e un uomo, sarebbe entrata nell'abitazione e, tutti e tre lo avrebbero imbavagliato, incappucciato e strangolato con indumenti, lenzuola e nastro adesivo.

 

Le indagini sono state pazienti e articolate poiché all'inizio non è stato semplice individuare la 'pista' giusta. L'uomo sarebbe morto per «asfissia da soffocamento». Gli indagati dopo essere entrati, avrebbero picchiato, incappucciato e immobilizzato Montinaro, legandolo mani e piedi, infine si sarebbero allontanati dall'abitazione portando con sé anche un utensile agricolo e una somma di denaro in contanti, non quantificata, che avrebbero prelevato dall'abitazione dell'anziano. A una quarta persona, un uomo, è stata notificata una informazione di garanzia.

 

Significativi spunti sarebbero stati forniti anche dalle immagini acquisite dagli impianti di videosorveglianza presenti su tutto il territorio provinciale; un'area senz'altro molto vasta, ma nella quale, mettendo a sistema orari, passaggi e celle telefoniche agganciate dai telefoni degli indagati, sarebbe stato possibile fare ordine sui tasselli raccolti e ricomporre il puzzle per la risoluzione del caso che si configura come una rapina finita tragicamente. Ancora, nel corso dell'attività investigativa sarebbe emerso che le due donne, erano solite ricercare anziani benestanti ai quali richiedere somme di danaro in cambio di intrattenimenti telefonici ed altro, dimostrando così la loro buona attitudine ad agire psicologicamente sugli ignari clienti. Montinaro, vedovo, viveva in casa con una figlia disabile.

Leggi l'articolo completo su
Leggo.it