Dacia Maraini, la scrittrice in difesa delle quote rosa: «C'è una discriminazione culturale tra l'uomo e la donna»

La scrittrice e poetessa Daca Maraini parla della differenza anche nei titoli professionali fra uomo e donna, evidenziando la funzionalità delle quote rosa

«Le quote rosa hanno funzionato perchè hanno messo in evidenza che c'è una discriminazione culturale tra l'uomo e la donna». A dirlo è la scrittrice e poetessa Dacia Maraini, che dichiara il suo disaccordo all'AGI, con la professoressa Eva Cantarella, che vorrebbe mettere uno stop alle quote riservate alle donne.

 

Leggi anche - Storie Italiane, mamme denunciano abusi al maneggio: «Le nostre figlie appellate negli atti come ficcanaso»

 

«Premesso che quote rosa è un termine antipatico, e sarebbe meglio parlare di quota di accesso alle professioni dato che in Italia non esiste la meritocrazia - osserva Maraini - io invito a riflettere sul fatto che esiste una discriminazione che sta già nel linguaggio e nella grammatica. I ruoli umili come l'infermiera, la cameriera, la lavandaia sono declinati al feminile, mentre si usano termini maschili per le professioni prestigiose come ingegnere, architetto e direttore d'orchestra. Le quote rosa hanno svolto un ruolo importante facendo capire che esiste un mondo patriarcale che domina quello femminile».

Non è detto però che le quote debbano durare per sempre. «E' una pratica provvisoria che serve a introdurre il problema -  osserva la scrittrice - la necessità cadrà da sola».

Leggi l'articolo completo su
Leggo.it