Sono «un'ottantina i trial» in corso sulla ricerca di un virus contro il
coronavirus nel mondo, ma nonostante alcuni segnali positivi una svolta non appare dietro l'angolo:
«se le cose vanno in modo sfrenatamente ottimistico» si può prevedere
«qualcosa di solido nel primo bimestre» del 2021 e una commercializzazione diffusa «nella seconda metà dell'anno» prossimo. Lo ha affermato stasera il professor
Ranieri Guerra, vicedirettore dell'Oms e componente del comitato scientifico intervenendo a un webinar organizzato dall'ambasciata a Londra sulla mitigazione della pandemia.
Guerra ha anche insistito sulla necessità sostenuta dall'Oms di
evitare un approccio troppo commerciale su un futuro vaccino, che sarebbe quasi «un crimine contro l'umanità». Quanto ai farmaci antivirali, ha parlato di «una cinquantina di trial», ma con
«evidenze di efficacia limitata» per ora di fronte a «un virus subdolo»: che non tocca solo l'apparato respiratorio, come si era ritenuto all'inizio, ma è sistemico e può ad esempio colpire anche a livello «neurologico o cardiovascolare».
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