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«La ripartenza non dipende dalla disponibilità di un test a tappeto oppure dal fatto di fare o non fare test allargati alla popolazione. Perché, in questo momento, se facessimo un test sierologico a tutti gli italiani, la stragrande maggioranza di loro, oltre il 90%, risulterebbero negativi agli anticorpi», ha detto Lopalco.
«La quota di persone che possono infettarsi è enorme in tutta Italia, fatta eccezione quelle poche zone in cui il virus ha circolato molto attivamente, e mi riferisco alle zone rosse. Ma nel resto del Paese, se facessimo un tampone a tappeto, di positivi ne troveremmo molto pochi. Per questo - conclude l'esperto - la ripartenza deve essere fatta considerando tutta la popolazione potenzialmente a rischio di contagio». Leggi l'articolo completo su
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