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In Lombardia le persone positive al coronavirus sono 59052 con un aumento di 1460 casi. Ieri c'era stato un aumento di 1.544 casi. I decessi sono 10621, con una crescita di 110 mentre ieri c'erano stati 273 morti in più, un dato quindi «molto inferiore a quello di ieri e dopo tanti giorni c'è trend riduzione», come ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Calano i ricoveri che sono arrivati a 11969, con una riduzione di 57 posti mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 1176, con un aumento di 2.
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Nella giornata di ieri, Giulio Gallera e Fabrizio Sala avevano diffuso tutti i dati relativi al contagio nella regione. In particolare, l'assessore e il vicepresidente della Regione Lombardia avevano lanciato un monito per quanto riguarda la provincia di Milano: si tratta di quella che ha avuto un maggiore aumento di casi negli ultimi giorni, ma anche quella in cui si sono registrati più spostamenti, specialmente fuori città e in direzione dei luoghi di villeggiatura. Un concetto ribadito anche oggi, dal momento che gli spostamenti in tutta la regione, e non solo a Milano, sono ampiamente al di sopra della 'soglia di tolleranza' pensata dalla Regione, pari al 30%.
L'allarme sulla mobilità si riflette inevitabilmente anche sui dati del contagio. Mentre nelle martoriate province di Bergamo e Brescia i dati mostrano un evidente calo, in quella di Milano la situazione è allarmante: i casi accertati totali sono 13.682 con +412 (ieri +520). «Un dato che non possiamo ancora considerare sotto controllo», ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. A Milano città i nuovi casi sono 193 (ieri 262) per un totale di 5.561.
Forte calo dei nuovi contagi nella provincia di Bergamo: +51 (ieri 107) per un totale di 10.309.
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