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Secondo l'esperto si sarebbe dovuto sfruttare il caldo estivo per portare i contagi a zero, in modo da ridurre al massimo il rischio di una seconda ondata invernale, ma si è ben lontani dal risultato sperato e questo fa temere per l'arrivo dell'autunno. «I nuovi casi sono costanti, non diminuiscono da settimane, gli scostamenti sono poco significativi. Come è possibile? Qualcosa non sta funzionando». Il medico spiega che è evidente che il virus sia sensibile ai fattori climatici, ma se questo dà una tregua nei mesi estivi potrebbe essere un grande problema per quelli autunnali e invernali.
«Avremmo dovuto sfruttare queste settimane per portare vicino a zero i casi positivi, in modo da ridurre al massimo la base di infetti per quando tornerà il freddo e la situazione climatica sarà favorevole a Sars-CoV-2. Non ci stiamo riuscendo. Non va bene», afferma Crisanti che pone anche il problema sul tracciamento che, dati alla mano, non sembra essere fatto nel modo corretto. Leggi l'articolo completo su
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