Coronavirus, Crisanti preoccupato: «La pandemia non sta rallentando, il prossimo inverno rischiamo»
Leggi anche > Vaccino Covid, Oms: «Centinaia di milioni di dosi prodotte entro la fine dell'anno, due miliardi entro il 2021»
Secondo l'esperto si sarebbe dovuto sfruttare il caldo estivo per portare i contagi a zero, in modo da ridurre al massimo il rischio di una seconda ondata invernale, ma si è ben lontani dal risultato sperato e questo fa temere per l'arrivo dell'autunno. «I nuovi casi sono costanti, non diminuiscono da settimane, gli scostamenti sono poco significativi. Come è possibile? Qualcosa non sta funzionando». Il medico spiega che è evidente che il virus sia sensibile ai fattori climatici, ma se questo dà una tregua nei mesi estivi potrebbe essere un grande problema per quelli autunnali e invernali.
«Avremmo dovuto sfruttare queste settimane per portare vicino a zero i casi positivi, in modo da ridurre al massimo la base di infetti per quando tornerà il freddo e la situazione climatica sarà favorevole a Sars-CoV-2. Non ci stiamo riuscendo. Non va bene», afferma Crisanti che pone anche il problema sul tracciamento che, dati alla mano, non sembra essere fatto nel modo corretto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Giugno 2020, 10:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA