Strage di Corinaldo, identificato chi ha spruzzato lo spray urticante: «Voleva rubare una catenina»
La testimonianza la riportano i genitori del minorenne, Samuele Fantucci e Simona Camponi: «Nostro figlio era lì per un compleanno di 18 anni - spiegano - a un certo punto racconta di aver sentito al piano di sotto gente muoversi quasi fosse una mandria. Ha avvertito prurito alla gola ed è sceso dalle scale velocemente ma è caduto, è stato travolto dalla calca, aveva solo la testa fuori» Ma ad accorgersi di lui, che veniva calpestato da decine di persone urlanti, è stato «un ragazzo, lui dice un buttafuori - raccontano ancora i genitori - , lo ha preso per il braccio e tirato fuori dalla folla che aveva sopra: questo ragazzo lo ha salvato». Poi Samuele Fantucci fa una promessa: «Mio figlio, io stesso faremo di tutto per rintracciarlo».
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I genitori del giovane poi raccontano la telefonata fatta loro dal figlio, direttamente dall'interno della Lanterna Azzurra di Corinaldo: «Ci ha detto che era vivo ma ferito, pensavamo a una rissa invece ci ha detto che non sapeva cosa fosse successo, forse un incendio». Una chiamata che ha spinto i genitori a mettersi in macchina e a raggiungere l'esterno del locale: «Quando siamo arrivati lì era l'inferno - raccontano i coniugi Fantucci - c'erano teli a terra sulle vittime». Dopo la paura, c'è spazio solo per rabbia e amaro stupore: «Siamo arrabbiati, oltre al dolore e alla sensazione che la morte ci ha sfiorato - afferma il papà- non si può accettare quello che è successo. Per me è stato come un attentato. Come si fa ad entrare con dello spray senza essere perquisiti?».
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