Una confessione che cambia la prospettiva di un'intera esistenza. Prima dell'ultimo respiro, sul letto di morte, confessa al figlio, che il padre che l'ha cresciuto non è il genitore biologico. L'uomo, un imprenditore di 59 anni, sconvolto dalla morte della mamma e dalla rivelazione, decide di cercare il vero padre, ma scopre che ormai è morto e chiede la riesumazione del corpo per fare l’esame del Dna e cambiare il suo cognome, racconta La Provincia Pavese.
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Non fu riconosciuto
Il 59enne ha saputo che sua madre venne messa incinta da un uomo che la lasciò e che non volle riconoscere il figlio, il quale, invece fu riconosciuto dal marito della donna, che lo ha cresciuto come suo figlio. Da una foto trovata tra le carte di sua madre, scopre il nome del presunto padre biologico, che non ha mai avuto altri figli e che nel 2016 è morto a 80 anni.
Doppio cognome
L’imprenditore si è rivolto al tribunale per riesumare il cadavere ed esaminare il Dna e i giudici, dopo un lungo iter burocratico, glielo hanno concesso. ”Il mio assistito ci ha messo del tempo per metabolizzare la confessione, poi ha deciso di avviare l’iter giudiziario per l’accertamento della paternità”, ha spiegato l'avvocato del 59enne, che ora è intenzionato a mantenere entrambi i cognomi.
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